Il Cono dell’Apprendimento
Benritrovato! In questo articolo voglio parlarti del come la nostra mente elabora e ricordale informazioni che raccoglie. Devi sapere, che il nostro cervello viene continuamente bombardato da miliardi di informazioni, ma la maggior parte di esse vengono dimenticate.Alle volte, immagino ti capiti di non ricordarti o di farti sfuggire qualcosa. Ebbene dopo diversi studi, esperti del settore sono arrivati a stilare il fatidico Cono dell’Apprendimento, uno schema che riassume quante più informazioni la nostra mente raccoglie dall’esterno e assimila nel tempo.
Il termine “Cono” deriva dalla disposizione del diagramma, ci sono situazioni che lasciano nella nostra memoria, a distanza di tempo ricordi diversi, più o meno impressi, alcuni eventi ci permettono di assimilare più informazioni e altri di meno.
Esistono 2 grandi aree che interessano il coinvolgimento mentale di un individuo, un’area definita Attiva e una definita Passiva.
Nell’area Passiva la nostra mente apprende meno dati, quando ti ritrovi in queste situazioni, ad esempio mentre stai leggendo un libro (Libri di Robert T. Kiyosaki) partecipano all’azione pochi dei tuoi sensi; alle volte uno soltanto, di conseguenza tendi a ricordare poco, e nel lungo periodo le informazioni si disperdono. Contrariamente, se ti ritrovi nell’area Attiva partecipi in prima persona ad un avvenimento, la tua mente è intensamente impegnata a sostenerti e a suggerirti le mosse da intraprendere, più di un senso prendono parte all’evento, per questo ricordi vivamente e nei dettagli l’evento anche dopo un lungo periodo.
Più l’evento è carico emozionalmente, ti fa vivere situazioni o particolari che non hai mai provato, e più rimarrà impresso nella tua memoria
Percorriamo le azioni sul cono dal basso verso l’alto, cioè dalle meno alle più intense:
- Leggere
Leggere rientra nelle aree passive, un solo organo di senso impegnato, la vista. Proprio per questo a distanza di 2 settimane il tuo ricordo rimane molto vago, ricordi circa il 10% di quello che hai letto. Qualche giovamento puoi trovarlo leggendo a voce alta, dove fai entrare in gioco anche l’udito. Molto meglio, è invece, ripetere dopo aver letto, avrai un giovamento considerevolmente sul tuo ricordo.
- Udire parole
Se senti qualcuno che tiene un discorso, la diversa tonalità con cui parla, il suo timbro, permettono di farti rimanere impresse più informazioni, a distanza di 2 settimane ti rimane circa il 20% di quello che hai ascoltato.
- Guardare Foto
A questo punto, comincia la memoria visiva, più potente delle precedenti, farti ricordare un immagine secondo la nostra mente risulterà più facile di ricordare un testo scritto o sentire un suono, ti permette a distanza di 2 settimane di ricordare circa il 30% di quello che hai visto. Sulla memoria visiva si basano molte delle tecniche di apprendimento quali tra tante ad esempio le mappe mentali.
- Guardare un Film
- Guardare un’esposizione
- Guardare una dimostrazione
- Vedere fare la cosa sul posto
In questi punti più sensi si intrecciano l’uno con l’altro. Queste azioni, appartenenti sempre al processo passivo, ti permettono a fronte di 2 settimane di ricordarti il 50% dell’avvenimento.
- Partecipare ad una discussione
- Tenere un discorso
- Fare una presentazione sensoriale
- Simulare l’esperienza
- Fare la cosa reale
In questi ultimi punti, prendi parte attivamente al processo, vivi in prima persona gli avvenimenti e la tua mente ricorda meglio, dopo 2 settimante ti rimante il 70/90% di quello a cui hai preso parte.
Ora sai come fare per ricordare le nuove informazioni che giungono dall’esterno, ti riporto di seguito un immagine del Cono dell’Apprendimento, tienila a mente tutte le volte che dovrai ricordare qualcosa 😉
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